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Affascinato fin dalla piu’ tenera eta’ dal mondo dei suoni, e’ stato condotto dalle vicende della vita a iniziare a suonare il pianoforte, fatto che lo ha poi portato a diplomarsi brillantemente  presso il Conservatorio di Milano sotto la guida del M° Mario Delli Ponti.
Si perfeziona nel contempo in musica da camera nella classe del M° Carlo Levi Minzi. Vincitore di numerosi premi in concorsi internazionali (Sestri Levante, Macugnaga, Stresa, Moncalieri), nel 2002 vince la borsa di studio per giovani concertisti “Oberlin at Casalmaggiore”. All’attivita’ prettamente pianistica affianca altre esperienze musicali, fra cui la composizione e l’incisione della parte pianistica del cortometraggio “Battuage” (2003) di Daniele Zanzari.

Ha avuto la fortuna di incontrare famosi musicisti, o sedicenti tali, provenienti da tutto il mondo. Avendo pigiato sui medesimi tasti dei pianoforti in precedenza messi in vibrazione da mani di ben piu’ saggi e venerandi pianisti, nel 2005 ha fatto voto di non lavarsi piu’ le mani, cosa che riesce a mantenere senza alcuna difficolta’. Per rimediare all’eccessivo entusiasmo a lui tributato dal pubblico, ha deciso di non bere piu’ caffe, con l’intenzione di rendere noiose e soporifere le sue performance: nel 2008 e’ riuscito a far addormentare 100 spettatori alla fine del concerto, l’anno seguente 2000 ascoltatori sono crollati nel mondo dei sogni alla fine del primo tempo; imprese grandiose che lo hanno portato a collaborare nel  2011 con i ricercatori della prestigiosa “Clinica del Sonno” di Parma.

Nel 2009 si e’ esibito in un memorabile concerto alla Villa Arconati in trio con violino e violoncello, con brani tutti letti a prima vista e un pezzo di musica contemporanea  inventato al momento, ottenendo, complice un pubblico particolarmente ipocrita, un grande successo. La povera violoncellista giapponese ha cosi’ commentato la performance:
“di musicisti pazzi ne ho incontrati nella vita, ma nessuno come te”.

Attivo nella divulgazione musicale, nel 2013 ha tenuto una lezione-concerto dal titolo “dalla corda vibrante a Mozart, all’ecologia”, suscitando consenso umanime negli spettatori. Animato da uno spirito curioso e aperto alla condivisione del proprio talento, nella sua vita avventurosa si e’ esibito in pantofole e guanti in un pub di Edinburgo, alla stazione principale dei treni di Seoul, nel salone di un piccolo castello in Estonia, nella sala di attesa di un ospedale, al proprio matrimonio, in un’isola semideserta su un pianoforte tremendamente scordato per cinque studenti delle scuole elementari, (guadagnandosi fra l’altro un meritato e succulento pranzo), e ovunque gli sia capitato di avere un pianoforte sotto le dita.

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